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Serie D2 – Un Pulcini “di fuoco” non basta: la squadra di Ciarrocchi parte male a Roseto

SANTA LUCIA DI ROSETO – Mario Pulcini come Gary Cooper in “Mezzogiorno di Fuoco” (in foto il confronto fotografico): l’eroe buono viene tradito dai suoi compagni, ma vince lo stesso. La nostra D2 si arrende contro la compagine più forte del suo girone – guidata addirittura da un 3.4 –  e lo fa non senza […]

Serie D2 – Un Pulcini “di fuoco” non basta: la squadra di Ciarrocchi parte male a Roseto

SANTA LUCIA DI ROSETO – Mario Pulcini come Gary Cooper in “Mezzogiorno di Fuoco” (in foto il confronto fotografico): l’eroe buono viene tradito dai suoi compagni, ma vince lo stesso.

La nostra D2 si arrende contro la compagine più forte del suo girone – guidata addirittura da un 3.4 –  e lo fa non senza qualche rimpianto. Contro il numero 1 rosetano – Andrietti – Bucci entra in campo senza grandi speranze. Due anni fa, nei quarti di finale di Mosciano, contro lo stesso avversario la partita era stata equilibrata: il truentino aveva – al solito – sprecato un vantaggio di 5-1 nel secondo set per poi perdere al tie break. Ma oggi, volente o nolente, il nostro ha sfoderato una prestazione quantomeno patetica: 6/1 6/1 Andrietti in 20 minuti di gioco. Dopo un mese su un letto a mangiare hot-dog e con una mano sanguinante (in foto) non si può competere a nessun livello: presentarsi in queste condizioni su un campo da tennis è una vergogna nei confronti del nobile sport.

Pulcini – anche lui non certo al top della condizione – inizia alla grande contro Pistilli, un valente 4.1. Mario vince regalmente il primo parziale, sciorinando un tennis basato sì sulla potenza, ma intarsiato di magiche carezze. Nel secondo set, l’ottimo rosetano reagisce da par suo e pareggia i conti. Nel terzo, poi,  si entra nella leggenda: Mario vola sul 4/1 e sembra vedere il traguardo; il pubblico di casa trascina il suo pupillo verso la rimonta, ed è rimonta totale: 5/4 40-30 Roseto, match point. Negli occhi bruni della Pulce non c’è paura, non c’è stanchezza (siamo quasi alle tre di gioco): risposta fulminante di dritto; palla corta benedetta; errore tremebondo dell’avversario. 5/5.

“Lu cugg” tiene a zero il suo turno di servizio e scorge un match point sul 6/5: Pistilli dimostra una straordinaria attitudine alla lotta e si issa fino al tie break conclusivo. Non c’è storia, non c’è trucco, non c’è inganno: 7-1 Pulcini, ace divino per chiudere e vittoria epocale.

Ciarrocchi sfida Di Federico mentre il sole tramonta e la folla smobilita. Quasi un derby di selvaggia bellezza che Gianni affronta senza alcun timore. Ma le palline sono sgonfie, la giornata non è quella giusta, e anche io non mi sento molto bene. Di Federico def. Ciarrocchi 6/3 6/2.

Il doppio conclusivo è una pantomima inutile. Pulcini è giustamente stremato, Bucci è impresentabile: 6/1 6/1 per Santa Lucia.

Il 3/1 finale non sancisce l’eliminazione dei nostri: il secondo posto, se Bucci dovesse riprendersi e con un Pulcini a questi livelli, è alla portata. Ad Maiora.

La mano indecente di Bucci: la scusa giusta

 

 

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Scritto da: Gino Bucci

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